I buoni postali rappresentano lo strumento finanziario più frequente tra i piccoli risparmiatori: oggi investire è ancora più conveniente.
Il buono postale è stato da sempre uno strumento finanziario pensato appositamente per i piccoli risparmiatori, che attraverso il servizio messo a disposizione da Poste Italiane, hanno messo da parte piccole somme di denaro che spesso si sono fatte davvero cospicue.
Tutto questo con la garanzia dello Stato, attraverso l’emissione da parte di Cassa Depositi e Prestiti, il cittadino ha potuto investire così piccoli capitali senza dover pagare costi di gestione o di rimborso, ma solo oneri fiscali. Una soluzione ideale per molti, un modo per mettere davvero da parte piccoli tesoretti, dei salvadanai che in qualche modo crescevano senza accorgersene.
Un mezzo finanziario molto frequente e diffuso tanto da possedere un valore totale pari a circa 191,5 miliardi di euro. Un dato che ci aspettavamo perché i risparmi delle famiglie, nella percentuale del 6%, in Italia, finiscono negli immobili o appunto nei Buoni Fruttiferi Postali oppure nei libretti, per una cifra che sfiora i 90,5 miliardi di euro.
Quella che in questi giorni si legge a mezzo stampa è proprio una novità che riguarda Poste Italiane e i Buoni Fruttiferi Postali. Sembra che l’azienda abbia deciso e comunicato di aumentare il tasso di rendimento su alcuni buoni fruttiferi postali al 6%. Nello specifico a vedere un incremento del rendimento sono i BFP dedicati ai minori.
La sottoscrizione è valida naturalmente solo per i maggiorenni che possono dunque sottoscrivere il buono per il minore, i cui tassi maturano fino al compimento della maggiore età. Una notizia davvero bene accolta dagli investitori che quindi, non solo possono approfittare di ricavi più elevati a lungo termine, ma anche di una tassazione agevolata al momento della sottoscrizione di BFP fissata al 12,5%.
Non solo anche l’esenzione dall’imposta di successione e l’opzione di richiesta di rimborso entro i termini di prescrizione. La procedura per la sottoscrizione, anche quella di rimborso, di un Buono Fruttifero Postale oggi è telematica, avviene presso l’ufficio postale, e l’importo massimo da collocare in una giornata dallo stesso risparmiatore è di un milione di euro.
Il Buono Fruttifero Postale può essere attestato tramite un documento cartaceo o una registrazione contabile, i cosiddetti buoni dematerializzati. Per farlo serve la titolarità di un conto corrente postale o di un libretto di risparmio postale. Ricordiamo che cedendo il BFP in anticipo, il risparmiatore rinuncia al rendimento, tranne nel caso sia avvenuta la sottoscrizione di un Buono Fruttifero Postale di certo tipo, come il 3×2, che consente la liquidazione anticipata, già dopo 3 anni senza il sacrificio del rendimento.