Il buon convivere civile impone il rispetto di alcune regole di base. Cosa fare quando i vicini di casa sono troppo rumorosi?
La parola convivenza assume molte sfumature. Può infatti riguardare la condivisione di uno spazio comune con i propri familiari, il partner, inquilini e in maniera più ampia anche con i vicini di casa. La vita in condominio ha proprio il fattore vicini tra quelli più problematici.
Questo non si significa che chiunque avrà delle questioni o dei problemi con dei vicini, ma solo che si tratta di situazioni molto frequenti. Nei rapporti con il vicinato indispensabile è rispettare le regole del vivere civile e quelle che prevede il regolamento del proprio condominio, così tutto dovrebbe filare liscio. Però a volte potrebbero palesarsi alcune ragioni di disturbo, come i rumori.
Cosa fare quando i vicini di casa sono troppo rumorosi? Innanzitutto si partirà da una valutazione dell’intensità del disturbo molesto, dalla sua frequenza per poi arrivare addirittura a vere e proprie risoluzioni di tipo legale, fino al risarcimento dei danni, nei casi più gravi. Di seguito anche il riferimento normativo adatto a casi del genere.
È l’articolo 844 del Codice Civile, più l’articolo 70 delle disposizioni attuative del codice a stabilire le norme per quanto riguarda l’argomento rumori molesti dei vicini. Suddetto articolo in sintesi stabilisce che il proprietario di un fondo non può impedire alcuni rumori, ma questi di certo non devono superare la normale tollerabilità, un principio che l’autorità prende in considerazione in queste situazioni.
Essa rappresenta il limite entro il quale un rumore può essere definito accettabile. Per la legge il tetto massimo è di 3 decibel. Di solito nel regolamento di condominio vengono specificati i limiti di tollerabilità del rumore, ma non solo, anche gli orari in cui è consentito fare rumore e quelli di silenzio.
Inoltre se nello stabile ci sono anche attività commerciali, queste devono essere naturalmente in linea con le regole imposte. In particolare è l’articolo 70 che sancisce per le infrazioni del regolamento condominiale, e quindi il comportamento di un vicino che provoca rumori molesti: il pagamento di una sanzione pecuniaria fino a 200 euro, e in caso di recidiva, fino a 800 euro.
La somma andrà al fondo cassa dell’amministratore che ne disporrà per spese ordinarie. Nell’ambito di applicazione invece dell’articolo 844 è anche emerso un punto molto importante che viene preso in considerazione dalle autorità in situazioni di vicini troppo rumorosi e cioè il diritto alla salute: persistenti e forti rumori possono ledere questo diritto, il che può essere motivo addirittura di un risarcimento danni accordato dall’autorità, in casi eccezionali.