L’inverno porta con sé non solo freddo e maltempo ma anche i tipici malanni di stagione: l’influenza ha già colpito quasi mezzo milione di italiani.
L’inverno, nonostante non sia ufficialmente ancora arrivato, si sta facendo già sentire con freddo, piogge, nevicate e con l’immancabile arrivo dei tipici malanni di stagione, che non si sono fatti attendere neppure quest’anno. L’influenza stagionale ha messo già K.O. moltissimi italiani.
Per questo mese di novembre 2023, ormai agli sgoccioli, è stato pubblicata una stima, il rapporto RespiVirNet, inerente all’andamento della situazione “influenza” in questa stagione autunno-inverno, dalla quale emerge un significativo incremento dei casi che coinvolge tutti i principali virus respiratori, quindi influenza, SARS-CoV-2 e Rhinovirus.
In particolare il rapporto fa riferimento a una settimana precisa di novembre, quella dal 13 al 19, dimostrando con le cifre, un aumento di casi del 7,6 per 1000 assistiti rispetto alla settimana precedente. Un aumento che riguarda tutte le fasce d’età, in particolare i più piccoli al di sotto dei cinque anni. In due regioni, Lombardia e Piemonte è stata raggiunta la soglia di intensità media di incidenza.
L’influenza stagionale 2023 dunque a metà novembre ha colpito già 448.000 persone in Italia e i ceppi possono essere svariati che trovano nel clima freddo e umido e in alcune situazioni, come l’aggregazione scolastica, per esempio nel caso dei bambini, le condizioni ottimali per proliferare. Ma quali sono i sintomi dell’influenza stagionale 2023-2024?
Si parla innanzitutto di una fase di esordio dei sintomi molto brusco: febbre alta, mal di gola, tosse, raffreddore e naso chiuso o che cola, dolori muscolari e articolari, mal di testa e stanchezza generale, in alcuni casi nausea e vomito, scarso appetito e diarrea. Tutti sintomi molto comuni e tipici di tutti i virus. Il periodo di incubazione va da 1 a 4 giorni.
La durata dei sintomi invece può arrivare a una settimana circa negli adulti e fino a 10 giorni nei bambini. Naturalmente nella maggior parte dei casi lo svolgimento della malattia è molto semplice e rapido, basterà seguire qualche accortezza e le prescrizioni molto semplici del medico curante, anche in fatto di medicinali. Nel caso i sintomi dovessero persistere sarà il caso di rivolgersi sempre al medico.
Più attenzione nei soggetti più fragili e a rischio, per esempio che soffrono di insufficienza cardiaca o asma, con età superiore ai 65 anni, donne incinte, bambini sotto i due anni di età e così via, in cui l’influenza e i suoi strascichi potrebbero causare complicazioni, quali polmoniti, bronchiti, sinusiti e infezioni dell’orecchio. In questi casi è anche il medico di famiglia a consigliare per esempio il vaccino contro l’influenza stagionale che può tenere sotto controllo la durata e l’intensità dei sintomi.