L’inverno porta con sé freddo e malanni di stagione, tra cui l’influenza detta Australiana che sembra essere già arrivata anche in Italia.
L’inverno è ormai alle porte, mancano pochi giorni sul calendario per il suo inizio ufficiale, ma i suoi effetti già si percepiscono sul nostro Paese. Freddo, temperature in drastico calo, pioggia, umidità, venti gelidi, neve non solo in alta quota. E la stagione più fredda dell’anno è solo appena cominciata.
I suoi risvolti sulla salute sono riconosciuti e in fin dei conti anche attesi. L’inverno 2023 si accompagna i tipici malanni di stagione che non hanno tardato ad arrivare e a colpire già milioni di italiani, anche se il picco non sembra essere ancora arrivato e lo si attende, secondo i bollettini, proprio a cavallo delle festività natalizie imminenti.
Nel campo semantico di influenza 2023 si intendono racchiudere più tipologie di virus, da quello dell’influenza stagionale a quello del Covid e quest’anno non manca neppure quello dell’influenza Australiana. Molto simile per caratteristiche e sintomi all’influenza di stagione, se riconosciuta dal personale medico, questo tipo di influenza necessita di un piano di trattamento specializzato a seconda delle esigenze, ma non tanto diverso da quello tradizionale.
Ma quali sono i sintomi più riconoscibili e comuni dell’influenza Australiana? Alcuni naturalmente coincidono con quelli dell’influenza stagionale. Sicuramente la febbre alta, improvvisa e sin da subito molto elevata, ma ancora mal di gola e tosse secca o produttiva. Non mancano i dolori muscolari e una stanchezza generale, una sorta di debolezza, quella tipica degli stadi influenzali.
Mal di testa e anche dolori nelle articolazioni e nei movimenti più semplici. Un altro sintomo potrebbe essere anche la congestione nasale, quindi una specie di raffreddore e il naso che cola e tappato. Sintomi facilmente confondibili con gli altri virus influenzali stagionali, quindi le raccomandazioni e le cure sono più o meno le medesime.
Si consiglia riposo, stare a letto e consentire all’organismo di recuperare, e tanta idratazione, bere in abbondanza. Il medico curante e lo specialista, a seconda dei casi prescriveranno medicinali come farmaci sintomatici, analgesici e antipiretici e antivirali, se necessario e a seconda della gravità dei sintomi. Nei casi di tosse e congestione natale molto utili anche umidificatori e vaporizzazioni.
Nei casi di soggetti a rischio e fragili, ma anche nei più piccoli, è sempre raccomandata la vaccinazione preventiva che rimane il metodo più efficace, a volte proprio per evitare di ammalarsi, altre volte per ridurre al minimo la sintomatologia e i suoi potenziali rischi.