Cenone e pranzo Capodanno: questi cibi non devono mancare | Attira la fortuna a tavola
Manca poco al cenone di Capodanno e sulla tavola imbandita a festa non possono mancare alcuni cibi considerati amuleti della buona sorte.
Qualche settimana e questo 2023 scivolerà via con la sensazione che sia davvero volato. In questi giorni milioni di italiani già si stanno preparando a imbandire le tavole per il prossimo cenone di Capodanno augurandosi un 2024 ricco di buona sorte. E da buoni italiani, la scaramanzia non è mai troppa.
Quindi via libera sulla tavola del cenone di Capodanno, e anche fuori, alla presenza inevitabile di alcuni ingredienti portafortuna, veri e propri amuleti e riti propiziatori che serviranno come ogni anno ad attirare una sorte più benevola e magari anche qualche guadagno in più.
Tra i cibi portafortuna che non possono mai mancare sulla tavola del cenone di Capodanno ci sono senza alcuna ombra di dubbio le lenticchie. Si tratta di legumi che da sempre sono associati all’augurio di buona sorte e soprattutto, avrebbero il potere di portare denaro. Un aneddoto curioso riguarda proprio gli antichi romani che sembra, fossero soliti far dono ai propri cari di un sacchetto, detto scarsella, pieno di lenticchie.
Cenone di Capodanno: i cibi portafortuna da portare in tavola
Forse il fatto che le si colleghi alla ricchezza è perché quando sono in cottura sembra che aumentino di numero e volume. Ben si accompagnano alle lenticchie, due simboli della tradizione nostrana protagonisti del cenone di Capodanno, cotechino e zampone, veri e propri amuleti della sapienza contadina, quali simboli di abbondanza. Altro simbolo di prosperità e fertilità, davvero splendido anche a vedersi specie per i suoi colori, è la melagrana.
Mangiare qualche chicco porterebbe dunque fortuna. Quindi via libera alla melagrana come centrotavola, nelle insalate invernali o anche come ingrediente principale di un gustoso risotto. Parlando sempre di frutti e di chicchi non può mancare per ovvie ragioni, sulla tavola del cenone, l‘uva. La buona sorte portata dall’uva sembrerebbe essere un’idea tutta spagnola.
Gli ingredienti della buona sorte secondo la tradizione
Mangiare dodici acini d’uva durante la nocheveja, uno ad ogni rintocco della campana della mezzanotte che annuncia il nuovo anno, servirebbe a attirare la buona fortuna. Stesso potere lo avrebbero mandarini e agrumi. Un’usanza cinese quella di regalare e consumare mandarini.
È la loro forma a suggerire un’idea di pienezza al pari di una sorte colma di bontà e fortuna. E quando mai sulla tavola di un cenone di Capodanno italiano manca la frutta secca? Un simbolo di buona sorte soprattutto oltre confine, al di là delle Alpi, dove la tradizione vuole che la fortuna si attiri mangiandone almeno 13 tipi diversi.