Raccolta differenziata: ora ci pensa l’Intelligenza Artificiale | Ecco i bidoni del futuro
La tecnologia e non per ultima, l’applicazione dell’intelligenza artificiale, toccano anche settori come quello della raccolta differenziata.
Se pensate che il settore della gestione dei rifiuti o della raccolta differenziata, sia poco appetibile per la sperimentazione di nuove tecnologie, vi sbagliate. A dimostrarlo c’è un oggetto molto interessante, dal nome simpatico, davvero innovativo e sorprendente, progettato e realizzato dalla startup italiana Ganiga.
Presentato per la prima volta al CES di Las Vegas, una delle più importanti fiere della tecnologia mondiale, Hoooly, è un cestino dei rifiuti, un bidone vero e proprio ma smart, dotato di AI intelligenza artificiale che lo rende capace di smistare i rifiuti in autonomia e quindi fare e anche insegnare a fare la raccolta differenziata.
Hoooly rappresenta davvero l’evoluzione nel campo della gestione dei rifiuti perché è praticamente capace di riconoscere i rifiuti che vengono gettati, separarli differenziandoli autonomamente e riesce anche ad interagire con l’utente che lo utilizza comunicando anche il livello massimo di riempimento.
La raccolta differenziata del futuro: Hoooly, il bidone smart
Tutto questo grazie soprattutto all’intelligenza artificiale. Hoooly è stato pensato anche come un oggetto didattico, nel senso che attraverso le sue azioni ha lo scopo di insegnare e educare gli utenti a fare correttamente la raccolta differenziata. Non solo, dotato appunto di AI riesce anche a comunicare statistiche di dati relativi allo smaltimento dei rifiuti.
Per i più interessati al lato tecnologico di Hoooly, oltre ad apprezzare la dotazione di AI, c’è da sapere che questo bidone dei rifiuti smart si basa anche su un’altra tecnologia, quella di computer vision, attraverso la presenza di sensori, quando viene inserito il rifiuto, e di telecamere che hanno lo scopo di riconoscere l’oggetto e altri sensori ancora per il peso.
L’intelligenza artificiale applicata alla gestione dei rifiuti
Ma come fa a smistare e classificare i rifiuti in base al materiale? Attraverso tecniche di deep e machine learning, che utilizzano anche intelligenza artificiale generativa, in continuo apprendimento. L’unica cosa che l’utente umano dovrà fare, è svuotare Hoooly quando lo stesso avvisa di essere pieno. L’idea alla base di un oggetto del genere è quello di inserirlo anche all’interno di contesti che vanno al di là di quello casalingo.
Pensiamo agli aeroporti, alle stazioni, nei grandi centri commerciali o poli industriali. La startup italiana Ganiga ha pensato proprio a tutto, sempre in un’ottica sostenibile. Infatti ha realizzato una versione di Hoooly per l’esterno, che viene alimentata dall’energia solare. Un’altra versione speciale realizzata con gli scarti provenienti da pale eoliche e un’altra per gli interni a corrente elettrica.