Digiuno intermittente: il regime in voga finisce sotto accusa | Lo studio parla chiaro
Il digiuno intermittente è davvero efficace come vogliono far credere? Lo studio parla chiaro e il regime in voga finisce sotto accusa.
Quante volte cercando sul web una dieta fai da te ti sei imbattuto nel cosiddetto digiuno intermittente? Si tratta di un regime in voga che, tuttavia, nasconde un retroscena più macabro da prendere in considerazione. Un recente studio ha evidenziato infatti dei dati da non sottovalutare. Ecco quindi tutto quello che dovresti sapere anche tu prima di cominciare questo tipo di dieta.
Dimagrire seguendo delle diete fai da te non è mai la soluzione migliore per risolvere il problema.
Purtroppo chi vuole ottenere tutti i risultati e subito, rischia di imbattersi in regimi alimentari non salutari e decisamente rischiosi per il proprio organismo. Per quanto riguarda il cosiddetto digiuno intermittente, che prevede la concentrazione di tutti i pasti in otto ore giornaliere, uno studio ha evidenziato una realtà sconcertante. Quello che all’apparenza può sembrare un modo per dimagrire in meno tempo possibile, può compromettere in realtà la salute dell’individuo (a prescindere dall’età).
Ma ecco nello specifico la ricerca effettuata dal Center for Disease Control and Prevention, presentata durante una conferenza a Chicago.
Tutta la verità sul digiuno intermittente
Lo studio in questione è stato effettuato dal 2003 al 2018 su soggetti aventi un’età tra i 20 e i 49 anni, i quali avevano deciso di seguire il digiuno intermittente per dimagrire. Le statistiche hanno dimostrato come essi avessero il 91% di possibilità in più di morire a causa di problemi cardiovascolari. Un’analisi spaventosa che dovrebbe convincere le persone a distribuire i propri pasti nelle corrette 12-16 ore.
Bisogna tuttavia sottolineare che dei 20mila soggetti studiati dalla ricerca, non è stato possibile affermare che la causa diretta della loro morte fosse questo tipo di regime alimentare. Fatto sta che i dati emersi fanno molto preoccupare.
Quello che si evince dallo studio
Come detto quindi in precedenza, vi è una probabilità maggiore del 91% di avere delle malattie cardiovascolari che, in alcuni casi, potrebbero portare anche al decesso del soggetto. Cercare quindi di limitare il tempo in cui consumere i pasti, è una scelta molto rischiosa che da soltanto dei finti benefici per il soggetto. Dimagrire in brevi tempistiche è quindi una soluzione non salutare da evitare quanto più possibile.
D’altronde lo studio presentato a Chicago parla chiaro e, proprio per questo, è sempre meglio affidarsi ad altre diete per perdere quei chili di troppo.