Farina: ne esistono diversi tipi ma nessuno conosce davvero la differenza | Eccole tutte
Spesso non si conoscono le reali differenze tra i diversi tipi di farina. Un aspetto fondamentale, sia nelle preparazioni culinarie che per la salute.
Un dubbio che spesso assale, magari dinnanzi allo scaffale di un supermercato, è quello relativo alla scelta della farina migliore, non tanto per la ricetta che si intende preparare perché la lista ingredienti è sempre molto precisa, ma quella che rappresenta la scelta più salutare e conveniente a livello nutrizionale.
Per chi ancora non lo sapesse o avesse ancora dei dubbi, ecco una semplice spiegazione sulla classificazione, e naturalmente sulle differenze più evidenti, delle farine, per essere capaci di acquistare quella che davvero risulta essere completa dal punto di vista nutrizionale e perché no anche adatta alle preparazioni che si hanno in programma.
Partiamo dal fatto che ci sono diversi tipi di farina di grano tenero, cioè derivanti dalla macinazione di questo tipo specifico di grano: la farina 00 detta doppio zero, di tipo 0, la farina di tipo 1, di tipo 2 e integrale.
Classificazione e differenze tra le farine di grano tenero
La prima differenza che viene ad esserci sarà quella del grado di lavorazione, e di conseguenza, diversi saranno anche i valori nutrizionali in fatto di fibre e proteine e le ceneri. Tutte le farine sono più o meno simili invece in fatto di calorie. La farina 00 è un prodotto della macinazione e abburattamento, separazione della crusca dal grano, del grano tenero.
Proprio quest’ultimo passaggio la rende la più raffinata di tutte, perché va ad eliminare la parte più esterna del chicco di grano, che è anche quella più ricca di sostanze nutritive. Passiamo alla farina di tipo 0, si capisce, meno raffinata della precedente ma anche questa, durante la fase di abburattamento si è privata della crusca o comunque della parte più ricca di sostanze.
Le farine più complete dal punto di vista nutrizionale
Cosa diversa quando già si prende in considerazione la farina di tipo 1, che mantiene in sé anche la parte più esterna del chicco di grano e quindi tutta quella serie di fibre, minerali e vitamine. Per non parlare della farina di tipo 2 che è già considerata semi-integrale, molto meno raffinata proprio al tatto, più grossolana, dalle eccellenti qualità nutrizionali perché conserva tutte le sostanze originarie.
Così come la farina propriamente integrale che non è soggetta ad alcuna raffinazione, conserva le caratteristiche del chicco più esterno del grano al suo interno, tanto da essere quella più completa dal punto di vista delle sostanze nutritive, sia per proteine che per fibre, per questo motivo anche una farina a basso indice glicemico. Nella preparazioni sicuramente la farina integrale è meno facile da lavorare, ecco perché spesso si opta per quella di tipo 2.