Il dolore alla cervicale è un disturbo fisico molto diffuso e può avere diverse cause: quali sono gli esami più utili per individuarle?
Un disturbo fisico assai diffuso tra la popolazione adulta, è quello definito dal lessico comune come dolore cervicale, che altro non è che quel dolore diffuso nella zona del collo e appunto del tratto cervicale, noto anche come cervicalgia. Si tratta di un’area anatomicamente comprendente strutture nervose, vertebre, muscoli, legamenti e tendini.
Le statistiche parlano di un’elevata percentuale che soffre di questo disturbo, in egual modo uomini e donne, e le cause possono essere disparate. Il tipo di dolore che interessa la zona cervicale può essere lieve, quindi un disturbo sopportabile e passeggero ma anche molto intenso e invalidante, tale da impedire qualsiasi movimento.
È il caso del comune torcicollo. Spesso si accompagna al dolore alla cervicale anche il sintomo della cefalea e dolore radicolare, una sensazione dolorosa che parte dalla zona cervicale e si irradia a spalla e braccia. Se si tratta di un dolore che accompagna il soggetto spesso, si può parlare di un carattere cronico o cronico-intermittente.
Tra le cause, ai primi posti le abitudini quotidiane, quali la postura e le posizioni che si assumono durante la giornata, da quella sulla sedia dell’ufficio a quella che assumiamo quando dormiamo. Ad aumentare il rischio di questo disturbo la protrazione che il capo assume quando si guarda lo smartphone, il tablet o si sta al computer.
Ma il dolore cervicale potrebbe essere provocato da traumi acuti, errori in palestra o da sovraccarico funzionale. Questo disturbo può aver origine anche da patologie più serie come la discopatia degenerativa o l’ernia del disco cervicale, artrosi, fibromialgia. Nei casi in cui il dolore cervicale non scomparisse da solo nel giro di pochi giorni, la raccomandazione è quella di rivolgersi al medico di famiglia o allo specialista.
L’ortopedico, il fisiatra e in certi casi il neurologo, che potrà fare una diagnosi e in base a quella prescrivere degli esami medici specifici. Tra quelli di solito prescritti in questo tipo di percorsi, sicuramente la diagnostica per immagini. In base all’anamnesi e all’individuazione della causa del dolore cervicale vengono infatti consigliati raggi X, TAC, risonanza magnetica, ma anche elettromiografia e studio della conduzione nervosa ma anche esami del sangue e un esame obiettivo o fisico.
Quest’ultimo si basa su delle manovre diagnostiche utili a rilevare la presenza di qualche patologia di fondo. Il medico infatti procede con l’osservazione e la palpazione della zona cervicale per poi verificare la mobilità della stessa. Infine attraverso dei test, quello dei riflessi, della sensibilità e della forza, fa una valutazione anche neurologica.