Il vostro gatto sta male? ecco come capirlo e intervenire in tempo.
Quali sono i segnali per capire se il nostro gatto ci vuole bene? Innanzitutto potete capirlo dal fatto che si acciambella sulle vostre gambe o comunque addosso a voi: è il suo modo per dire che si sente sicuro e che siete il suo rifugio. Ma come fare per stabilire un legame solido e duraturo con il vostro micio?
Dategli dei premietti quando se lo merita, concedetegli un posto sicuro e lontano da rumori molesti per riposare in pace, mantenetelo impegnato con dei giochi.
Poi lasciategli il suo spazio e non siate invadenti. Abbiate molta pazienza: ogni gatto è diverso dall’altro e ognuno proprio noi ha la sua personalità. Se vi vuole bene vi mostrerà la sua pancia: si tratta infatti di uno dei punti deboli del suo corpo e per lui significa mostrarsi vulnerabili.
Il vostro gatto ama darvi le testate? Una testata affettuosa è un gesto che ha un significato preciso: si fida di voi e vi ha accettato. Il vostro gatto fa le paste? Ecco che allora vi sta donando il suo affetto. Ma come capire se il vostro gatto è malato?
Una nuova pubblicazione scientifica apparsa sulla rivista Journal of Veterinary Behavior rivela che ci sarebbero dei segnali meno conosciuti per rivelare che un gatto è malato. I ricercatori dell’Università spagnola di Córdoba hanno coinvolto nello studio 816 proprietari di gatti, chiedendo loro di valutare le abitudini dei mici nel sondaggio Fe-BARQ.
Ecco i sette segnali che fanno capire se il vostro gatto ha qualcosa che non va: spruzza piccole quantità d’urina, si lecca insistentemente, smette di usare la lettiera, mostra comportamenti autolesionisti, attacca gambe e piedi, mastica oggetti, soffia quando viene accarezzato. Questi sono dei comportamenti che si manifestano raramente quindi non c’è da preoccuparsi ma se dovessero presentarsi alcuni di questi segnali allora dovete stare attenti.
I veterinari hanno detto in generale di guardare il vostro gatto per capire se ha qualcosa che non va. Guardate bene il suo comportamento per capire se effettivamente cambia. Queste indicazioni non sono valide per tutti e ci sono tante variabili da tenere in considerazione come per esempio l’età e lo stile di vita di un gatto oppure la sua alimentazione e tanto altro ancora.