Dovremo dire addio per sempre al posto fisso? Ecco cosa cambierà d’ora in poi all’interno dei contratti di lavoro.
Il contratto a tempo indeterminato è sicuramente l’obiettivo per eccellenza di colui che entra nel mondo del lavoro. Eppure sembrerebbe che il Governo Meloni abbia deciso di dare uno stop al posto fisso. Ma come mai? Inutile dire che moltissimi cittadini italiani non hanno preso bene la notizia e non si sentono ancora pronti a questo cambiamento. Scopriamo quindi insieme nel dettaglio cosa è stato deciso con il decreto legge “Milleproroghe”.
Il lavoro a tempo indeterminato, è sicuramente una grossa sicurezza per il dipendente di una qualsiasi azienda.
Si tratta infatti di un riconoscimento che, generalmente, il datore di lavoro concede ai suoi dipendenti più fidati dopo anni e anni di professione. Quello che però non tutti sanno è che ben presto il posto fisso potrebbe diventare un vecchio ricordo. Il Governo Meloni ha infatti preso una decisione che sembrerebbe irremovibile. Dovremo presto dire addio al vecchio contratto di lavoro al quale siamo tutti abituati?
Scopriamo insieme quindi la decisione presa nel decreto legge “Milleproroghe” e come, effettivamente, potrebbe penalizzare i lavoratori d’Italia.
Il decreto legge “Milleproroghe” è stato approvato il 19 Febbraio e pare che abbia portato soltanto cattive notizie. Il Governo ha infatti deciso di penalizzare moltissimo i contratti a tempo indeterminato, favorendo piuttosto la scelta dei datori di optare per contratti a termine (i quali risulteranno maggiormente convenienti). In questo modo l’obbiettivo di raggiungere il posto fisso diventerà un miraggio per il lavoratore, il quale vedrà rimandare continuamente la propria assunzione. Una notizia che ovviamente ha scoraggiato diverse persone e ha creato non poco scompiglio.
Oltre però a questa informazione, scopriamo tutte le novità che potrai trovare all’interno dei nuovi contratti di lavoro.
Negli anni precedenti, diversi datori di lavoro anziché assumere a tempo indeterminato, preferivano cambiare continuamente il proprio personale. Per risolvere questo grosso problema, il Governo ha deciso di garantire al lavoratore un contratto di almeno due anni di professione. Facendo questa scelta, l’azienda sarà costretta a veder maturare il lavoratore e, dunque, assumerlo con maggiore probabilità in futuro. Oltre però a questi 24 mesi di lavoro, all’interno del contratto potrai trovare l’obbligo di rinnovarlo dopo i primi 12 mesi e l’aumento del contributo dovuto dai datori di lavoro dello 0.50% dopo ogni rinnovo.
Insomma, d’ora in poi le cose cambieranno e probabilmente dovremo dire addio per un po’ al posto fisso. Lo stop è purtroppo dietro l’angolo.