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Integratori Vitamina D: occhio alle dosi che assumo | Rischi gravi per la salute

Vitamina D (Depositphotos)-newsecologia.it

La carenza di vitamina D, diffusa tra la popolazione, comporta l’assunzione di integratori: attenzione a non superare la dose consigliata.

Molto diffusa tra la popolazione, per questioni spesso ambientali, stili di vita ma anche fisiologiche e patologiche, è la carenza di vitamina D, che viene curata la maggior parte delle volte attraverso comodi integratori prescritti dal medico, per raggiungere il fabbisogno ideale di questa nel sangue affinché organi e tessuti restino in salute.

Se da un lato livelli bassi di vitamina D nel sangue comportano alcune problematiche e conseguenze, dall’altro anche un utilizzo eccessivo di integratori a base di questa vitamina, magari utilizzati proprio per innalzare i suoi livelli nel sangue, comportano un rischio per la salute, tanto che si può parlare di tossicità da vitamina D. Ma quando tutto questo si verifica?

Per esempio in seguito all’assunzione di dosi elevate giornaliere di vitamina D, per esempio se per diversi mesi si supera la dose consigliata, almeno 60-100 volte superiore, questo causa tossicità e quella che si definisce ipercalcemia, cioè livelli molto alti di calcio nel sangue. Se ci si chiede della correlazione tra calcio e vitamina D, è presto spiegata.

Vitamina D: quando si supera la dose consigliata

I livelli di calcio aumentano all’aumentare dei livelli di vitamina D e praticamente accade che quando il calcio è in esubero, durante il processo di calcificazione del tessuto osseo, gran parte di questo è degenerato rispetto a quanto viene riformato, e il calcio in eccesso finisce nel sangue, non solo, anche nell’intestino, il processo di assorbimento di calcio dal cibo è maggiore.

Il soggetto, come si accorge di aver superato il limite consigliato? Il superamento della dose consigliata di vitamina D provoca sintomi quali nausea, vomito, perdita di appetito, senso di debolezza, alterazione dell’umore, quindi nervosismo, ipertensione arteriosa. In casi più gravi, il livello molto alto di calcio, può disperdersi e depositarsi in molte parti dell’organismo: pensiamo in primis ai reni, che ne soffriranno, ma pure cuore, polmoni e vasi sanguigni.

Integratori vitamina D (Depositphotos)-newsecologia.it

Conseguenze e trattamento di un’integrazione eccessiva di vitamina D

Come diagnosticare un livello di tossicità della vitamina D nel sangue?  Innanzitutto accorgendosi dell’errore, tenendo conto del fatto che l’integrazione dei vitamina D, come quella di tutti gli altri integratori, deve essere prescritta dal proprio medico e bisogna attenersi alle dosi prescritte. In secondo luogo saranno gli esami del sangue a far riscontrare un eccesso di vitamina D e di calcio.

Come si tratta un eccesso di vitamina D nel sangue? Di solito per porre rimedio a situazioni di ipercalcemia,, innanzitutto il medico consiglierà di sospendere l’integrazione di vitamina D e si interviene spesso anche con l’introduzione di altra terapia farmacologica per bocca oppure attraverso liquidi somministrati da personale medico attraverso via endovenosa.

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Amalia Allegretti