Romagna: l’invasione dei granchi blu non é più un problema | Cosa si sono inventati
Perché l’invasione dei granchi blu non è più un problema in Romagna? Si sono inventati una soluzione alquanto intelligente.
Negli ultimi mesi si è sentito di una nuova “specie aliena” che ha invaso i mari della nostra nazione. Si tratta del granchio blu, chiamato in questa maniera proprio per le sue chele azzurre/bluastre. Purtroppo, questo animale è un grande predatore che ha messo in ginocchio i pescatori della nostra nazione. Ma come ha deciso di comportarsi la Romagna per tentare di risolvere questo grosso problema?
Sappiamo benissimo che il granchio blu è un grande nemico delle vongole veraci e dei pescatori.
Ama nutrirsi di questi molluschi e, nel giro di pochi mesi, ha messo in crisi diverse aziende di pescatori della nostra nazione. Oltre ad essere un vero e proprio predatore, il numero di granchi blu ha ormai raggiunto cifre stellari. L’invasione è partita dal Delta del Po e, da un anno a questa parte, non si è più fermata. Purtroppo le conseguenze sono state veramente disastrose e le parole dell’esperto Massimo Bellavista hanno lasciato tutti a bocca aperta.
Ecco dunque come ha deciso di reagire la Romagna a questo danno provocato da questa “specie aliena” mai vista prima d’ora nei mari dell’Italia.
I danni provocati dal granchio blu
Bellavista ha dunque spiegato che questa specie di granchio ha messo a dura prova diversi pescatori. Sembrerebbe infatti che le perdite del 2023 ammontino a circa 60/70 milioni di euro. Proprio per questo, il presidente di LegaCoop Agroalimentare Cristian Maretti ha spiegato: “Dopo un anno di combattimento abbiamo capito che l’uomo è l’unica specie a poterne contenere il numero..”
Qual è stata dunque la mossa strategica della Romagna? Hanno deciso di rendere un grosso problema, una delle loro maggiori qualità.
Come ha deciso di comportarsi la Romagna
La Romagna ha deciso di rendere il nemico giurato della mitilicoltura il piatto tipico da proporre ai turisti e alle persone. Attraverso un finanziamento del Piano Nazionale del ministero dell’Agricoltura, lo scopo sarà proprio quello di fare una campagna promozionale con questa specie come protagonista. In questo modo gli alberghi e i ristoranti potranno aderire e collaborare durante quest’estate. Il granchio blu verrà persino fatto assaggiare all’interno di alcune mense scolastiche ed è già ampiamente venduto nei supermercati. In molti sostengono che sia delizioso e simile all’aragosta, dunque perché privarsene?
Soltanto in questo modo la Romagna potrà quindi combattere il granchio blu: rendendolo un piatto tipico della regione.