Tinte per capelli: questi sono ingredienti potenzialmente dannosi | Leggi bene l’etichetta
Tra i prodotti cosmetici più acquistati e più utilizzati, le tinte per capelli potrebbero rivelarsi potenzialmente dannose a causa di alcuni ingredienti.
Di uso frequente e veramente molto comuni, tra i prodotti cosmetici più venduti e utilizzati, tra i trattamenti presso i parrucchieri più effettuati, ci sono le immancabili tinte per capelli. Per chi volesse risparmiare sui costi del salone o per mancanza di tempo, c’è la possibilità di farlo comodamente a casa, acquistandole presso supermercati o negozi specializzati.
Ecco però che al momento dell’acquisto è necessario tenere gli occhi aperti, ma lo stesso vale quando siamo dal parrucchiere. Per coloro che non ne fossero a conoscenza, le tinte per capelli rappresentano un prodotto potenzialmente dannoso per la salute, perché molte di esse contengono migliaia di sostanze chimiche allergizzanti. Parola d’ordine: lettura dell’etichetta.
Ma quali sono gli ingredienti potenzialmente dannosi che si possono trovare all’interno delle tinte per capelli di uso comune? Ecco la lista di alcuni di quelli più riconoscibili in etichetta, a cui tutti dovremmo fare attenzione. Partiamo dalla più comune e discussa ammoniaca. Nelle tinte per capelli, per chi non lo sapesse, l’ammoniaca ha il compito di far penetrare meglio il colore, incentivando le squame del capello ad aprirsi di più.
Tinte capelli: la lista degli ingredienti potenzialmente dannosi
Purtroppo l’ammoniaca è tra le sostanze ritenute più allergizzanti, ecco che nella maggior parte delle tinture per capelli è ormai stata bandita, ma questa non potrebbe essere la risoluzione al problema visto che è stata solo sostituita. Se in etichetta per esempio leggessimo monoetanolammina sapremmo che quest’ultima è ancora più pericolosa della stessa ammoniaca.
Anche se inodore, la monoetanolammina è un pericolo se viene a contatto con la pelle, se inalata e se ingerita. E continuando nella lista degli ingredienti da cui tenersi alla larga, nell’acquisto di tinta per capelli, non manca una sostanza tra le più allergizzanti se a contatto con la cute, la para-fenilendiammina (PPD). Si tratta di un reagente per il colore. Una legge comunitaria, a riprova della sua pericolosità, prescrive che la sua concentrazione non può superare il 2%.
Leggere attentamente l’etichetta per proteggere la propria salute
Anche in questo caso, alcuni prodotti pur avendola bandita, presentano derivati ugualmente rischiosi. Della stessa famiglia del precedente ingrediente, anche il Toluene-2,5 Diamine Sulfate (PTD) rappresenta un potenziale ingrediente allergizzante, difatti la sua concentrazione è stabilita massimo al 4%. Attorno a quest’ultima sostanza il dibattito sul suo essere potenzialmente cancerogeno è ancora aperto.
Come l’ammoniaca, un altro ingrediente presente nelle tinte per capelli abbastanza comune, è il benzene e i suoi derivati, tra cui il resorcinolo o resorcina. Il benzene è classificato come cancerogeno di tipo 1, il contatto con la pelle, con gli occhi o l’inalazione, possono condurre a stati di reazione allergica e irritazioni pesanti. In particolare la resorcina, che nelle tinture serve nel processo dell’assorbimento della colorazione, può comportare anche interferenze endocrine.