Con l’arrivo dell’estate e delle vacanze, sembrerebbe essere giunta anche una buona notizia per i pensionati italiani: aumenti in vista.
Con l’arrivo dell’estate sembra essere giunta, proprio in corrispondenza delle vacanze, una bella notizia anche per milioni di pensionati italiani da parte dell’Inps che sembra aver confermato l’aumento dell’importo delle pensioni, con il relativo adeguamento dell’assegno pensionistico. Ma la domanda sorge spontanea e lecita, tutti avranno diritto a questo aumento? E quando?
Per approfondire la questione e soprattutto per capire di che genere di beneficio si sta parlando, bisogna considerare diversi fattori, anche perché sappiamo bene quanto l’argomento pensioni non solo sia delicato ma anche particolarmente difficile da trattare. Spesso infatti, gli stessi pensionati si trovano a doversi fare spazio nelle fitte trame non solo della burocrazia e delle leggi ma anche in quella dell’informazione.
Ma in questo caso, relativamente agli aumenti, essi sono in previsione per le pensioni di luglio 2024, data del presunto bonifico, e per approfondire la materia non si può non rivolgere tutta l’attenzione alle tabelle dell’INPS che dettano le regole nell’adeguamento dell’assegno di pensione. L’aumento di cui parliamo nasce per mettere riparo ai danni dell’inflazione.
Ecco quindi che il calcolo dell’importo della pensione relativa a luglio 2024 si fonda non solo sui tagli del cuneo fiscale ma anche sulle rinnovate fasce di reddito della nuova riforma dell’IRPEF, a cui va aggiunto ovviamente questo aumento dell’assegno di pensione alla percentuale del 5,4%, che è proprio quello compensativo dell’inflazione di cui prima abbiamo detto.
Quindi ogni pensionato, rispetto alle tabelle presentate dall’Inps, apparterrà ad uno scaglione IRPEF. Come funzionano questi scaglioni? Si parte da quello fino a 15.000 euro con aliquota stabile al 23%, per proseguire con quello per redditi tra i 15.001 e 28.000 euro, qui è stata effettuata una riduzione dell’aliquota dal 25% al 23%.
Si continua con lo scaglione per redditi compresi tra 28.001 e 50.000 euro, in cui le aliquote rimangono uguali, al 35% e l’ultimo scaglione, per redditi oltre i 50.001, in cui allo stesso modo l’aliquota rimane stabile anche per questo 2024 al 43%. Detto ciò quali sono le ipotesi delle rivalutazioni delle pensioni 2024, anche a riparo dall’inflazione?
Si parla di 100% sulle pensioni fino a 4 volte il minimo, fino a 2.102 euro, dell’85% sulle pensioni tra 4 e 5 volte il minimo, tra 2.102 euro e 2.627 euro, del 53% tra 5 e 6 volte il minimo, tra 2.627 e 3.152 euro. Si ipotizza il 47% sulle pensioni tra 6 e 8 volte il minimo, tra 3.152 e 4.203 euro, del 37% sulle pensioni tra 8 e 10 volte il minimo, tra 4.203 e 5.254 euro, e del 32% su quelle oltre 10 volte il minimo, oltre i 5.254 euro.