“Conto svuotato in pochi minuti”: l’allerta é massima | Questo é il messaggio che devi ignorare
Attenzione alla nuova truffa! Ti arriva direttamente per messaggio e potrebbe svuotarti il conto corrente in pochi secondi.
Purtroppo, oggigiorno, le truffe sono un serio problema difficile da combattere. Proprio in queste ore, durante un’intervista per Fanpage.it, un uomo ha raccontato la sua terribile esperienza vissuta. Si tratta di un nuovo messaggio di phishing, che purtroppo è costato veramente caro alla povera vittima in questione. Ecco però nello specifico le parole dell’uomo e come riconoscere questo imbroglio.
Oggigiorno si è sentito parlare più e più volte del termine ‘phishing’, il quale deriva dall’inglese e significa proprio ‘pescare’.
Viene utilizzato per descrivere le truffe in rete perché, attraverso le nuove tecniche utilizzate da questi malviventi, vengono pescate le informazioni personali delle persone. Purtroppo riconoscerle non è poi così semplice come si possa pensare e, ogni giorno, moltissime persone inciampano in questi tipi di imbrogli. Proprio in queste ore un dipendente comunale ha raccontato la sua terribile esperienza a Fanpage.it.
Le sue parole hanno lasciato tutti quanti a bocca aperta e, per evitare che anche tu sia il prossimo, forse dovresti essere a conoscenza di questa storia.
La nuova truffa che arriva per messaggio
Il nome del povero malcapitato è Marco Filosa, un dipendente comunale che, un giorno, ha ricevuto per messaggio una tecnica di phishing: “È una di quelle cose che non immagini possa mai accadere a te” ha spiegato. L’uomo ha raccontato di come un giorno abbia ricevuto un sms da un numero identico alla propria banca, il quale lo ha invitato ad accedere ad un link per recuperare i propri dati rubati dopo un finto accesso avvenuto a Lugano. Il dipendente comunale, convinto che si trattasse di un numero ufficiale, ha poi inserito tutti i propri dati sensibili.
Purtroppo però questa scelta gli è costata caro: ben 16.000€ conservati all’interno del proprio conto bancario.
Come si è svolta poi la vicenda
Dopo essersi accorto della truffa, Marco ha poi contattato la banca per cercare di bloccare le operazioni. Purtroppo però, l’operatore che ha risposto al malcapitato non ha creduto alle sue parole e lo ha accusato piuttosto di esser stato lui ad aver effettuato tali bonifici. L’uomo ha deciso quindi di denunciare la vicenda al pubblico, per poter ottenere giustizia e riavere il denaro perduto. D’altronde, proprio lo scorso febbraio, la Corte di Cassazione ha sancito che è dovere delle banche di proteggere i clienti da tali imbrogli e adottare soluzioni idonee per prevenire situazioni simili.
Insomma, se anche tu dovessi ricevere un messaggio simile contatta immediatamente la tua banca e non fidarti mai.