Rifiuti Raee: cosa sono e come conferirli correttamente
Non tutti conoscono la definizione di questo tipo di rifiuti, i rifiuti RAEE, se non li si smaltisce correttamente ci attende una sanzione.
La questione dello smaltimento di rifiuti e dell’inquinamento è sempre più al centro delle discussioni nazionali, internazionali e persino mondiali: il nostro sistema capitalistico, fondato sul consumismo e sull’abitudine dell’usa-e-getta sta praticamente soffocando il pianeta e prosciugando ambienti e risorse.
Tutto questo è andato avanti quasi in modo incontrollabile per anni, il mondo non ha voluto preoccuparsi delle ovvie conseguenze e delle proiezioni che la scienza già aveva fatto all’inizio di tutto ciò.
Oggi ci sono molte associazioni e istituzioni che promuovono obiettivi ecologici e incoraggiano tutti a fare il proprio ance piccolo gesto per la salvaguardia del Pianeta, che è ormai in uno stato davvero incredibile.
Le leggi sullo smaltimento dei rifiuti sono molto severe, specie per quanto riguarda rifiuti ingombranti il cui modo e tempo di smaltimento sono davvero imponenti: tra questi ci sono anche molti rifiuti di categoria Raee, ecco cosa solo e come smaltirli.
Raee, cosa sono e come smaltirli
Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche: questo è il significato dell’acronimo Raee, che indica una categoria che comprende parecchi tipi di rifiuti con alcune particolari caratteristiche.
I rifiuti Raee sono noti per essere caratterizzati dalla loro elevata tossicità per l’ambiente e per la non biodegradabilità, ma non solo: un lato positivo è che possono essere riciclati con successo visto le loro componenti ricche di metalli come rame, ferro, argento, oro e piombo.
Una nuova normativa per i rifiuti Raee
La normativa di cui parliamo risale al 2018 ed è chiamata Open Scope: con questa legge è stata ampliata la categoria di rifiuti Raee. Essa, nello specifico, va ad ampliare la definizione di rifiuto elettronico, facendo ricadere nella categoria anche gadget e periferiche sinora ignorati dalla raccolta differenziata elettronica.
Dall’agosto 2018, ricadono in questa categoria anche le chiavette USB, i cavetti USB, le prolunghe elettriche e simili. Lo smaltimento resta il medesimo: per i rifiuti di dimensioni ridotte basterà recarsi presso un rivenditore di prodotti elettronici e buttare nell’apposito contenitore il rifiuti; per i rifiuti di grandi dimensioni (come i grandi elettrodomestici o televisori, ad esempio) il ritiro da parte dei negozianti è garantito, in genere, solamente a fronte dell’acquisto di un nuovo prodotto del medesimo tipo.