I bei tempi del mercato tutelato hanno avuto fine: ecco cosa significa questo per gli utenti e come tutelare al meglio i propri soldi.
Nessuno ha dimenticato le proteste in piazza in cui venivano bruciate le bollette dalle cifre astronomiche: si era trattato ben più che di una fluttuazione dei prezzi, e tutti se ne erano resi conto, governo vigente compreso, che aveva dovuto mettersi a lavoro per produrre una soluzione almeno temporanea.
Infine, lo Stato è intervenuto con delle misure di agevolazione per le famiglie in difficoltà con il cosiddetto bonus bollette, ma non solo: è stato imposto il cosiddetto mercato tutelato, mentre, contemporaneamente, avevano anche preso il via le indagini da parte dell’antitrust rivolte ad alcuni GSE, Gestori Servizi energetici.
Il mercato tutelato, però, è una misura straordinaria che prevede un controllo dello stato sui prezzi: noi, però, viviamo in un Paese e in un sistema capitalistico, che non prevede se non in casi di emergenza l’intervento dello Stato negli affari. Infatti tutti sapevamo che quest’anno sarebbero terminati i prezzi calmierati dovuti proprio all’imposizione della tutela statale sul mercato energetico.
La fine del mercato tutelato per quanto riguarda l’energia elettrica ha avuto luogo lo scorso primo luglio e anche quello che riguarda il gas è terminato: ecco cosa è accaduto e che succede se i clienti non hanno stipulato un nuovo contratto.
In caso di dubbi la maggiore autorità in campo energetico è senza dubbio Arera, ovvero l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore.
In una comunicazione dell’autorità si legge: “Dal primo luglio 2024, il cliente elettrico non vulnerabile che non avrà un contratto in essere sul mercato libero è passato automaticamente al Servizio a Tutele Graduali e verrà assegnato al venditore vincitore dell’asta nella zona in cui si trova”, una soluzione ancora tutelata sarà offerta ai soggetti e ai nuclei familiari considerati vulnerabili.
Arera si è pronunciata anche per quanto riguarda la fine del mercato tutelato del gas, configurando di fatto una situazione analoga a quella dei servizi elettrici: “Per il gas, dal gennaio 2024, il servizio di tutela non è più disponibile e non può essere più essere scelto se non dai clienti vulnerabili”, ha precisato l’Autorità.
Se vi siate occupati o meno della stipulazione di un nuovo contratto, non vi preoccupate: potrete in qualunque momento sciogliere quello in essere e sceglierne uno qualunque che riteniate conveniente.