La nuova direttiva europea “Case Green” trasforma l’APE, introducendo nuove classi energetiche e dettagli aggiornati
Con l’entrata in vigore della direttiva europea “Case Green”, l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) subirà una profonda trasformazione, segnando un importante passo avanti verso la sostenibilità edilizia.
Questa nuova normativa, che aggiorna la direttiva 2010/31/UE, si propone di migliorare l’efficienza energetica degli edifici e di ridurre le emissioni di gas serra. L’obiettivo è chiaro: raggiungere un parco immobiliare europeo a emissioni zero entro il 2050.
Per realizzare questo, l’APE sarà riformato con l’introduzione di nuove classi energetiche e l’inclusione di dettagli più completi e utili per la valutazione e la gestione dell’efficienza energetica degli immobili.
Dal 29 maggio 2026, l’Attestato di Prestazione Energetica dovrà adeguarsi a un nuovo modello europeo che prevede una scala di classi energetiche uniforme, da A a G. La classe A sarà riservata agli edifici con emissioni nulle, mentre la classe G rappresenterà quelli con prestazioni energetiche più scarse. Questo nuovo formato includerà informazioni dettagliate come il consumo annuo di energia primaria e finale, la percentuale di energia rinnovabile prodotta e le emissioni di gas serra.
L’APE fornirà anche raccomandazioni pratiche per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio e dettagli sul sistema di monitoraggio della qualità ambientale, se presente. Questi aggiornamenti mirano a garantire maggiore chiarezza e uniformità nella valutazione energetica a livello europeo, facilitando scelte più consapevoli per i consumatori e promuovendo una maggiore sostenibilità ambientale.
In Italia, la Regione Lazio ha già avviato misure per adeguarsi alle nuove normative. Con la Delib.G.R. 6 dicembre 2017, n. 824, è stato istituito il Sistema Informativo APE Lazio, che consente ai certificatori di caricare e gestire gli APE secondo le normative vigenti e offre un accesso centralizzato ai certificati per cittadini e notai.
Questo sistema non solo semplifica la gestione dei certificati, ma può anche servire da modello per altre regioni italiane nell’adozione delle nuove classi energetiche e dei requisiti informativi previsti dalla direttiva “Case Green”. Con queste misure, l’Italia si prepara a una transizione verso edifici più efficienti e sostenibili, contribuendo significativamente agli obiettivi climatici europei.