Il progetto di reintroduzione del cervo italico è grande successo grazie al cucciolo nato in Calabria, biodiversità della fauna selvatica
Nel Parco naturale regionale delle Serre in Calabria, una fototrappola ha catturato l’immagine sfocata ma ben riconoscibile, di una femmina di cervo italico insieme al suo cucciolo. Questa scoperta rappresenta un importante traguardo per il progetto di reintroduzione del cervo italico, una sottospecie endemica e rara dell’Italia, precedentemente presente solo nella riserva naturale del bosco della Mesola in Emilia-Romagna.
Il progetto è stato avviato da Wwf Italia in collaborazione con il Parco naturale regionale delle Serre, i carabinieri forestali e l’Università di Siena, con l’obiettivo di creare una seconda popolazione di cervi italici in una diversa area geografica, riducendo così il rischio di estinzione di questa preziosa sottospecie.
La popolazione di cervi italici nella riserva naturale del bosco della Mesola è composta da circa 300 individui. Questa condizione di isolamento genetico comporta rischi significativi, tra cui la consanguineità, i cambiamenti dell’habitat e le potenziali epidemie. Inoltre, il possibile rischio di incendi o allagamenti potrebbe decimare la popolazione, rendendo cruciale la creazione di una nuova popolazione in un diverso habitat.
Il progetto di reintroduzione prevede la cattura di alcuni esemplari dal bosco della Mesola e il loro successivo rilascio nel parco delle Serre in Calabria. La nascita del primo cucciolo, immortalato dalle fototrappole, è un segnale positivo che conferma la riuscita dell’operazione e la riproduzione della specie nella nuova regione. I futuri monitoraggi saranno fondamentali per determinare se altre femmine di cervo italico hanno seguito lo stesso percorso, ma per ora questa nascita rappresenta un promettente inizio.
Il cervo italico, una sottospecie distinta dai cervi europei introdotti in Italia dopo la Seconda guerra mondiale, rappresenta una parte integrante della storia e del patrimonio naturale italiano. La sopravvivenza di questi cervi è minacciata da diversi fattori ed è necessario correre ai ripari. Il progetto di rewilding in Calabria non solo protegge questa sottospecie dall’estinzione, ma offre anche un modello di conservazione che può essere applicato ad altre specie a rischio. Guarda il video Instagram @greenandblue.ambiente per vedere meglio mamma cerco e il suo cucciolo.
Questo progetto dimostra come la collaborazione tra Enti di conservazione, Istituzioni scientifiche e Forze dell’ordine possa portare a risultati significativi nella tutela della biodiversità. L’impegno continuo del Wwf e dei suoi partner è fondamentale per garantire un futuro sicuro al cervo italico, simbolo della fauna selvatica italiana. La nascita del primo cucciolo in Calabria rappresenta una nuova speranza per la conservazione di questa specie e un esempio concreto di successo nella lotta per la preservazione della biodiversità.