L’Europa si prepara a un futuro sempre più incerto sulle risorse idriche, il cambiamento climatico sta accelerando la crisi idrica
Il pianeta si avvicina rapidamente a una crisi idrica globale senza precedenti. Secondo il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche del 2020, entro il 2030 potremmo affrontare una carenza d’acqua del 40%.
Il cambiamento climatico e la crescente domanda di risorse stanno compromettendo la disponibilità di acqua in molte regioni, e le città europee, insieme al resto del mondo, devono affrontare problematiche sempre più complesse per garantire l’approvvigionamento idrico in futuro.
Oggi 4 miliardi di persone vivano in condizioni di estrema scarsità d’acqua per almeno un mese all’anno a causa della crisi idrica. Questo problema è destinato a peggiorare a causa degli impatti del cambiamento climatico, che altereranno la distribuzione dell’acqua durante le stagioni, rendendo ancora più difficile gestire le risorse idriche in modo sostenibile.
Negli ultimi cento anni, l’uso globale di acqua è cresciuto di sei volte, alimentato dalla crescita demografica e dai nuovi modelli di consumo, e continua a crescere dell’1% ogni anno. Tuttavia, con il 69% delle risorse di acqua già destinate all’irrigazione, le possibilità di aumentare ulteriormente l’uso dell’acqua sono limitate.
La crisi idrica globale non è solo una questione ambientale, ma ha implicazioni economiche e sociali profonde. Gli eventi estremi legati all’acqua, come siccità e inondazioni, sono in aumento: negli ultimi dieci anni, le inondazioni e le piogge estreme si sono verificate quattro volte più frequentemente rispetto al 1980, mentre fenomeni come tempeste e ondate di calore sono aumentati di un terzo. Dal 1995 al 2015, disastri naturali legati all’acqua hanno causato la morte di oltre 166.000 persone e un danno economico di quasi 700 miliardi di dollari. Tra questi, la siccità ha colpito 1,1 miliardi di persone, causando 22.000 vittime e danni per 100 miliardi di dollari. Anche il rischio per le fasce più vulnerabili della popolazione è in aumento: donne e bambini hanno una probabilità 14 volte maggiore di morire durante questi disastri.
Per affrontare la crescente crisi idrica globale, è necessario adottare una combinazione di soluzioni tecnologiche e politiche di conservazione. Le città devono investire in infrastrutture moderne, come sistemi avanzati di monitoraggio idrico e sensori intelligenti per ridurre le perdite nella distribuzione, oltre a promuovere il riutilizzo delle acque reflue e tecniche di desalinizzazione per aumentare la disponibilità d’acqua. In agricoltura, l’irrigazione a goccia e l’uso di colture resistenti alla siccità possono ridurre il consumo idrico. Parallelamente, politiche di gestione sostenibile delle risorse, normative che incentivano il risparmio idrico e campagne di sensibilizzazione pubblica sono essenziali per incoraggiare comportamenti responsabili.