Terra dei Fuochi, la svolta: inizia la rimozione delle ecoballe
Il sito di stoccaggio di Taverna del Re a Giugliano, Campania, è stato utilizzato dai clan mafiosi locali alla stregua di una discarica abusiva. E dopo dieci anni di disastri e di inquinamento reiterato, finalmente la svolta: da pochi giorni a questa parte ha preso il via la bonifica ambientale di un territorio che proprio in virtù della sua nocività è stato ribattezzato come la “Terra dei Fuochi”.
Il piano di smaltimento di cinque milioni di rifiuti pericolosi, organizzato dalla Regione guidata da Vincenzo De Luca e dal governo in carica, è entrato nella sua fase cruciale.
Ad occuparsi dello smaltimento delle ecoballe, un’associazione formata da un insieme di imprese (la Vibeco srl, la Bm Service srl e la Sirio Ambiente e Consulting srl). Il progetto prevede che questi rifiuti pericolosi vengano trasportati in impianti di lavorazione in Italia e successivamente destinati alla Spagna e alla Romania per lo smaltimento finale.
‹‹E’ ufficialmente comminciata la cancellazione della Terra dei Fuochi››, ha assicurato il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. ‹‹La Campania sarà la terra dell’operosità, del lavoro e dei fiori – ha garantito – perché riusciremo a recuperare i ritardi anche sulla prevenezione e sull’emergenza incendi grazie all’acquisto di mezzi capaci di spegnere i roghi in pochi minuti››.
Ma De Luca ha anche fatto sapere che d’ora in avanti verranno messi in campo tutti gli strumenti possibili per monitorare la situazione sia da un punto di vista ambientale che da un punto di vista della salute umana, affinché possa non ripetersi più un disastro ambientale di queste proporzioni.